L’Ue incalza l’Italia con un’infrazione per inquinamento da nitrati. Lombardia primato negativo per emissioni dal comparto zootecnico

La Lombardia ha una regolamentazione per gli spandimenti di liquami che elude il divieto di utilizzo in inverno. Il risultato è che mentre i livelli di inquinanti salgono in questi giorni e l’aria diventa irrespirabile, si continua a spandere liquami con il rilascio di enormi quantità di ammoniaca in atmosfera

La Lombardia è al centro della procedura di infrazione che, di qui a poche settimane, potrebbe vedere l’Italia deferita alla Corte di Giustizia Europea per violazione della direttiva nitrati. La Commissione Europea incalza il Governo italiano chiedendo di proteggere meglio e di più la popolazione e gli ecosistemi dall’inquinamento da nitrati prodotti dall’agricoltura e dall’allevamento.

In questo quadro la Lombardia è la regione che primeggia non solo in Italia, ma anche in Europa, per la dimensione eccessiva del proprio patrimonio zootecnico, e quindi anche per l’enorme produzione di deiezioni da gestire. Ma è anche la regione che si è dotata di una regolamentazione per lo spandimento dei liquami zootecnici che elude il divieto di utilizzo in inverno: un divieto che è motivato dal fatto che, durante il periodo del riposo vegetativo, le colture non sono in grado di assorbire i composti azotati presenti nei liquami che, invece di fungere da nutrienti per le piante, si trasformano inevitabilmente in inquinanti, finendo per affliggere lo stato di salute di corsi d’acqua, delle falde acquifere e dell’aria, a causa del rilascio di enormi quantità di ammoniaca nell’atmosfera, causa principale della formazione di particolato secondario disperso nell’atmosfera.

«In pianura padana, e specialmente nelle province in cui è presente la zootecnia intensiva, da una settimana stiamo respirando aria con livelli di polveri sottili fino al triplo del limite di legge – sottolinea Damiano Di Simine, coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia –. Una situazione di grave inquinamento dovuta anche al fatto che la Lombardia, a differenza delle altre regioni del nord, non ha ancora attivato le limitazioni del caso: fino alla giornata di ieri in tutta la pianura padana si assisteva a grandi spandimenti di liquami, mentre la qualità dell’aria continuava a deteriorarsi».

Legambiente Lombardia all’inizio del 2020, ha denunciato proprio alla Commissione europea l’infrazione delle norme comunitarie contestando la circolare del 2019 dell’allora MIPAAF, che per venire incontro agli allevatori del Nord aveva autorizzato l’impiego di liquami anche nei mesi in cui vige il divieto di spandimento, denunciando inoltre alla Commissione europea la supposta violazione di ben quattro direttive comunitarie, in materia di acque, aria, rifiuti e inquinamento da nitrati, e rilevando in Lombardia il picco di inquinamento da ammoniaca e polveri sottili proprio nei giorni in cui la Regione ha disposto la possibilità di spandimento di reflui zootecnici.

«L’Italia – commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – sembra sorda e cieca di fronte ai richiami arrivati più volte, in questi anni, dall’Unione Europea sull’inquinamento da nitrati. Un atteggiamento che non è piaciuto all’UE che dal 2018 sollecita il nostro Paese ad adottare delle soluzioni per arginare un problema che riguarda diversi regioni, soprattutto della pianura padana, e che la nostra associazione ha denunciato a Bruxelles. Per questo chiediamo al Governo Meloni un’assunzione di responsabilità per risolvere, attraverso fatti, misure concrete e soluzioni tecnologiche già disponibili sul mercato, la gestione dei reflui zootecnici in Pianura Padana (e non solo) che presenta livelli di carico ambientale incompatibili con la qualità delle acque definita a livello comunitario. Non si perda questa preziosa occasione per trasformare il problema dei reflui della zootecnia in una grande opportunità per decarbonizzare la filiera agricola del nostro Paese. Questa è la risposta migliore che l’Italia può dare a stretto giro all’Europa, che ha inviato un nuovo parere motivato all’Italia ricordandole che ha due mesi di tempo per rispondere».

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Post correlati

Potrebbe interessarti

Comunicati Stampa

Nuovi capannoni industriali nelle aree agricole di Chiari: Legambiente contesta la decisione di derogare al piano urbanistico

Legambiente: “Occorre più rigore nell’interpretazione delle norme, le aree agricole non sono un discount di terreni edificabili!” Scarica questo comunicato stampa Il Circolo Legambiente Chiariambiente-ovest bresciano APS e Legambiente Lombardia, con un esposto inviato al Comune di Chiari, ad ARPA Lombardia e alla Corte dei Conti, sono intervenuti nel procedimento che prevede il via libera ad una variante urbanistica per la realizzazione di un capannone della società Sandrini Metalli spa,

Read More »
Comunicati Stampa

Questa settimana quattro vittime sulle strade lombarde, la prossima va in dibattimento al Senato la riforma del Codice della Strada  

Il DDL Salvini non solo non assegna un euro alla sicurezza stradale, ma non avrebbe evitato quelle ed altre morti In ballo anche la transizione ecologica nei trasporti, settore sempre più arretrato anche per i tagli governativi al TPL da dieci anni a questa parte Mobilitazione nazionale: no al Codice della Strage Legambiente: “Quando non si investe in una serie storica positiva di finanziamenti al trasporto collettivo è molto difficile

Read More »
Comunicati Stampa

Life Climax Po: il progetto europeo sull’adattamento climatico fa tappa a Milano con focus sulle infrastrutture idriche strategiche lombarde

Si è chiuso oggi il IV meeting di progetto (12-13 novembre) ospitato dalla Regione Lombardia, con una visita tecnica alle opere idrauliche di Panperduto e della Miorina Scarica questo comunicato stampa Il progetto europeo Life Climax Po ha scelto Milano e due eccellenze dell’ingegneria idraulica lombarda per il suo quarto meeting nazionale. L’incontro, iniziato ieri presso la sede della Regione Lombardia, ha posto al centro del dibattito la gestione sostenibile

Read More »
Comunicati Stampa

PALAZZO MARINO. IN VIALE ARGONNE TRENTA ALBERI IN MEMORIA DI LUCA MARENGONI

Legambiente: “L’esempio offerto dalla famiglia Marengoni e dalla memoria di Luca mostra un percorso che chiunque può seguire prendendosi cura della natura.” Scarica questo comunicato stampa Trenta alberi tra platani, cedri, aceri, faggi, farnie pini e frassini donati da cittadini e cittadine tramite una raccolta fondi coordinata da Legambiente Lombardia saranno messi a dimora negli spazi verdi di viale Argonne, piazzale Susa, piazzale Gorini e del Parco del Fumetto in

Read More »
Legambiente Lombardia Onlus
Sede legale e operativa
via A. Bono Cairoli, 22 – 20127 Milano
Tel: 02 87386480 – Fax: 02 87386487
Email: lombardia@legambientelombardia.it
PEC: legambiente.lombardia@pec.cheapnet.it
Ufficio stampa
ufficiostampa@legambientelombardia.it

Powered by Jackie

Note legali
Legambiente Lombardia© 2024 All rights reserved