No alla “legge ammazzaparco”. Torniamo a chiedere la realizzazione del Parco Metropolitano, una reale opportunità per ridare ossigeno ai cittadini e creare economia, lavoro e natura
Legambiente è a fianco delle associazioni del Parco Agricolo Sud Milano e di 43 sindaci della Città Metropolitana, che hanno organizzato un sit-in di protesta davanti a Palazzo Pirelli, dove la Giunta regionale discuterà il progetto di legge per togliere la gestione diretta del Parco all’amministrazione metropolitana. Una scelta politica che associazioni e primi cittadini contestano e che, approvata in commissione VIII Agricoltura Montangna Foreste e Parchi, prevede, tra le altre norme, anche la nomina diretta del direttore del Parco da parte della Regione, oltre ad un’ingerenza regionale nel Consiglio e tempi così stretti per mettere in funzione il nuovo ente che non tengono conto di progetti, attività e piani in essere e dei lavoratori coinvolti dell’attuale gestione.
Legambiente chiede al Consiglio Regionale di non portare in discussione la nuova proposta, ritirando il Pdl 218 e rilanciando il tavolo aperto a suo tempo con l’Assessore Rolfi dove Parco Nord Milano e Parco Agricolo Sud Milano avevano posto l’attenzione su una diversa configurazione dell’ambito territoriale, così come indicato dalla legge 28/2016, nell’ottica di una riorganizzazione su scala metropolitana. Incontri che, partiti nel 2019 si sono interrotti a giugno 2021 senza arrivare ad una conclusione.
“Quel che vediamo è una governance nelle mani della Regione che mina di fatto la legge istitutiva dei parchi, la 86/83 – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Così si depotenziano tutela e protezione degli ecosistemi in nome di quanti, tra politica agricola e pianificazione urbanistica, vorrebbero vedere i parchi relegati ad un ruolo secondario. Altro che rilancio del Parco Agricolo Sud di Milano. Torniamo a chiedere la realizzazione del Parco Metropolitano e agricolo milanese, che, comprendendo parchi regionali quelli locali di interesse sovracomunale, i 230 fontanili attivi, i 3800 km di canali irrigui e i 3milioni di alberi di Forestami di Città Metropolitana, andrebbe a costituire uno dei più grandi parchi d’Europa. Una reale opportunità per ridare ossigeno ai cittadini e creare economia, lavoro e natura”.