Nel 2023 qualità dell’aria migliore ma non per tutti: meno polveri sottili tra Varese e la Brianza, ma è ancora mal’aria nella bassa pianura lombarda

Ennesimo Natale inquinato: polveri sottili a livelli critici nei centri agricoli. I dati peggiori dalla pianura cremonese, Soresina la località più inquinata

Legambiente: “L’eccessiva concentrazione di allevamenti oggi è un ostacolo insormontabile per il risanamento ambientale della pianura lombarda”

Situazione critica anche nella pianura bresciana, dove mancano le centraline di rilevamento, come in molte altre aree rurali

Un allevamento a Soresina (ph: Agricoltura Italiana del Nord)

Troppi mega-allevamenti nella pianura lombarda, specie tra le province di Cremona, Brescia e Mantova, sono un grosso problema per l’aria che respiriamo. A certificarlo sono anche i dati delle centraline con cui ARPA misura le polveri sottili, che evidenziano una Lombardia a due facce.

Da una parte i capoluoghi della storicamente inquinata Lombardia industriale, tra Varesotto e Brianza: per Varese, Lecco e Como il 2023 potrebbe concludersi come l’anno con l’aria più pulita di sempre, con una media annua di PM10 perfino inferiore ai 20 microgrammi/mc, un valore che non solo è conforme alle soglie EU (40 microgrammi/mc), ma è vicino all’obiettivo fissato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (la soglia di 15 mg/mc come media annua).

Dal lato opposto della regione Cremona e Mantova, ben piantate nella loro pianura agricola, vanno alle stelle con valori annuali di PM10 prossimi o superiori ai 30 microgrammi/mc – ma con decine di picchi giornalieri decisamente sopra soglia. Sorprendentemente, il valore annuale peggiore (34,2 microgrammi/mc) non spetta ad una città, ma ad un piccolo centro, Soresina, solitario simbolo della zootecnia da latte del Nord Italia.

In mezzo boccheggiano le grandi città, come Milano, Brescia e Bergamo, responsabili di gran parte delle emissioni da traffico, ma anche abbastanza vicine alle aree di grande concentrazione zootecnica per risentirne in modo significativo nei livelli di PM10 rilevati dalle centraline urbane.

La spiegazione per una campagna agricola così malsana va ricercata nei troppi animali allevati in Lombardia, regione che concentra quasi un terzo del peso vivo di tutti gli animali allevati in Italia. Dagli allevamenti lombardi, infatti, esala gran parte delle oltre 90.000 tonnellate annue di ammoniaca gassosa che ARPA stima per la Lombardia, ingrediente di base per la formazione del particolato inorganico secondario che costituisce oltre i 2/3, in peso, del PM10 misurato. Quello delle polveri sottili è un cocktail micidiale: l’ammoniaca degli allevamenti e degli spandimenti di liquami reagisce con gli ossidi d’azoto (per la maggior parte generati dal traffico, e in particolare dai motori diesel) trasportati dalle correnti atmosferiche a partire dai luoghi in cui si sono generati, vale a dire le città e le arterie stradali, formando microcristalli di sali di ammonio, che restano sospesi per giorni o settimane nell’aria della bassa pianura, quando le condizioni meteorologiche non sono favorevoli al rimescolamento atmosferico, come avviene tipicamente nella stagione fredda.

“È sempre più evidente come siano le emissioni della zootecnia industriale a rappresentare la causa principale, insieme al traffico veicolare, dell’inquinamento da polveri sottili che affligge la regione,” commenta Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia. “La Lombardia fino ad oggi si è ben guardata dall’affrontare la riduzione di questo fattore di pressione ambientale, ad esempio riducendo i capi per rispettare il necessario rapporto tra animali e territorio. È evidente che, finché non saranno attuate politiche di limitazione delle emissioni degli allevamenti, la bassa Lombardia sarà condannata a tenersi la propria pessima qualità dell’aria, restando esposta anche nei confronti delle infrazioni europee.”

Se Soresina quest’anno conquista il titolo di località con l’aria più inquinata della Lombardia, non è solo per particolari ‘meriti’, ma anche perché è una delle pochissime località agricole in cui è presente una centralina di misurazione dell’inquinamento da polveri sospese. Il monitoraggio dell’inquinamento nei decenni passati è infatti stato sviluppato per la qualità dell’aria nelle città, in particolare nei capoluoghi di provincia.

Non esistono invece dati per la pianura bergamasca a est di Treviglio, per il Casalasco, per la pianura mantovana e per l’intera pianura bresciana. Tutte aree in cui è verosimile che, se venisse misurato, l’inquinamento da PM10 sarebbe su livelli simili a quello riscontrato a Soresina. Eppure, è proprio qui che i processi di concentrazione degli allevamenti aumentano, e vengono continuamente aperte nuove mega-stalle. È il caso di Orzinuovi, comune della bassa bresciana in cui il piano di governo del territorio quantifica la popolazione zootecnica in oltre 166.000 capi, di cui quasi 95.000 suini.

“La valutazione ambientale del PGT per il nostro territorio indica la necessità di dimezzare la densità zootecnica,” spiega Franco Ferrandi, presidente del circolo Legambiente di Orzinuovi. “Ciò nonostante, nei giorni scorsi il Comune ha deliberato di concedere la deroga alle distanze minime dal centro abitato, per autorizzare una nuova porcilaia da oltre mille capi: un segnale di grave irresponsabilità, contro cui ci riserviamo di intraprendere azioni a tutela della salute dei cittadini.”

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Post correlati

Potrebbe interessarti

Comunicati Stampa

Il punto sulle emissioni degli allevamenti in un convegno di Legambiente oggi a Milano

Dal settore agro-zootecnico quasi metà delle emissioni nazionali climalteranti e inquinanti causate dal metano Hot spot nell’inquinata Pianura Padana: tra biometano-fatto-bene e transizione agroecologica, quali strategie per ridurre le emissioni Scarica questo comunicato stampa Il metano ci dà una mano? Sì, se non lo emettiamo. Questo gas è infatti molto meno ‘pulito’ di quanto il settore Oil&Gas voglia far credere. Non solo perché è un potente gas serra, con un

Read More »
Comunicati Stampa

La seconda edizione di EcoHackathon conferma il successo del format di Legambiente Lombardia

Ospiti nelle strutture di MIND – Social Innovation Academy a Milano centoventi partecipanti liceali e universitari hanno ideato nuovi approcci all’economia circolare in una ventiquattro ore no-stop con quattro ‘challenge’ di sostenibilità Legambiente: “L’intelligenza e la freschezza delle soluzioni sostenibili di EcoHackathon 2025 sono risultati che le aziende partner dell’evento potranno effettivamente inserire nelle loro strategie produttive.” Scarica questo comunicato stampa La seconda edizione di EcoHackathon, l’iniziativa dedicata alla creatività

Read More »
Comunicati Stampa

Seconda edizione del Green Energy Day del Coordinamento FREE

Sabato 12 aprile 2025 torna la giornata nazionale dedicata alla transizione energetica Visite guidate gratuite agli impianti  e alle strutture, per scoprire come funziona davvero l’energia rinnovabile Sette le iniziative in programma in Lombardia: Milano, Lodi, Pavia e Sondrio le provincie coinvolte Legambiente: “Fonti rinnovabili modello di sviluppo economico e delle comunità.” Scarica questo comunicato stampa Scarica la scheda con le visite gratuite da prenotare Sabato 12 aprile torna il

Read More »
Comunicati Stampa

Il dialogo strategico sul Parco Agricolo Sud Milano: uscire dallo stallo, tutti facciano la loro parte per la nuova governance

Su iniziativa di Legambiente Lombardia e Casa dell’Agricoltura inizia la scrittura condivisa di un documento strategico per il futuro del Parco Scarica questo comunicato stampa Parco Agricolo Sud Milano: associazioni ambientaliste, organizzazioni agricole, rappresentanze di categoria, esponenti del mondo accademico e sindaci sono pronti ad avviare un dialogo strategico che porti a definire una visione di futuro del Parco. Alla base del dialogo un documento condiviso che tenga insieme le

Read More »
Legambiente Lombardia Onlus
Sede legale e operativa
via A. Bono Cairoli, 22 – 20127 Milano
Tel: 02 87386480 – Fax: 02 87386487
Email: lombardia@legambientelombardia.it
PEC: legambiente.lombardia@pec.cheapnet.it
Ufficio stampa
ufficiostampa@legambientelombardia.it

Powered by Jackie

Note legali
Legambiente Lombardia© 2025 All rights reserved