Legambiente festeggia le aree protette lombarde a quaranta anni dalla legge 86/1983 con Ecoforum Natura 2023, un evento adombrato dalla curva del cemento in crescita

“Legge innovativa e positiva fin dalla sua introduzione, ma i parchi non ancora nati sono un’occasione persa: il Po si rischia di perdere il treno dei fondi PNRR, e a Milano il parco metropolitano non è ancora decollato”

La misura del successo dei parchi si coglie nel confronto con i territori circostanti, dove torna a crescere la curva del cemento: fuori controllo la logistica, anche nelle aree protette.

Malpensa ferita aperta, Legambiente annuncia strenua battaglia legale.

SCARICA QUI IL COMUNICATO STAMPA

GUARDA LA PLAYLIST VIDEO CON GLI INTERVENTI

Oggi all’Ecoforum Natura di Legambiente Lombardia si sono celebrati i quaranta anni della legge regionale 86/1983, norma istitutiva del primo sistema regionale delle aree protette d’Italia. Una legge che ha avuto il merito di tutelare, e in alcuni casi perfino di ricostruire, alcuni tra gli ecosistemi più preziosi di una delle regioni più densamente urbanizzate in Europa, in un crescendo di consenso laddove gli enti gestori sono riusciti a interpretare la sfida ambientale, coniugandola con opportunità e progetti che hanno intercettato risorse economiche, mettendole a disposizione dello sviluppo locale.

Ciò non è invece avvenuto laddove i parchi, pur previsti come naturale sviluppo del sistema, non sono nati: il caso più eclatante è sicuramente quello del Po, il nostro grande fiume che in Lombardia non gode di alcuno statuto di tutela; è cronaca di questi giorni il rischio che la Lombardia perda il finanziamento da 357 milioni di euro del PNRR per la rinaturazione del Po, compromesso dal fuoco incrociato – e paradossale – di agricoltori e pioppicoltori.

Quella della rinaturazione del Po è invece un’occasione irripetibile, proprio per le imprese e le comunità del territorio, che rischia di sfumare anche a causa dell’insufficienza del sistema di governo territoriale. Altra grande occasione persa, è stato rimarcato durante il convegno, è quella della realizzazione del parco metropolitano milanese, che avrebbe dovuto unire le forze e le strutture degli enti gestori per consolidare la cintura verde come grande infrastruttura territoriale per la sostenibilità della metropoli lombarda.

Ma mentre i parchi registrano i risultati di un investimento pluridecennale, fuori dal perimetro dell’area protetta la Lombardia fa pessima mostra dei risultati dell’assenza di una pianificazione territoriale. A svelarlo sono anche i dati di crescita del consumo di suolo fotografati oggi dall’annuale report di ISPRA: per la Lombardia si conferma, aggravato, il dato di una accelerazione della corsa a cementificare i territori.

Tabella: Incremento netto della superficie cementificata nelle provincie lombarde (2020-2022)

Archiviata la lezione del COVID (‘non si può vivere sani in un pianeta malato’), a un decennio dall’approvazione della legge regionale sul consumo di suolo (che gli ambientalisti avevano chiamato ‘ammazzasuolo’ per smascherarne i veri intenti), in Lombardia torna a farsi sentire con prepotenza il rumore delle ruspe, in particolare nell’asse della BreBeMi (Brescia, Bergamo e Milano), con propaggini verso la via Emilia (provincia di Lodi) e in direzione del Porto di Genova (Pavia): sono i territori della cosiddetta ‘Regione Logistica Milanese’, dove dilagano i capannoni logistici catapultati da società multinazionali nel bel mezzo dei campi agricoli più fertili della Pianura Padana, in un quadro di vuoto pneumatico di programmazione territoriale da parte di Regione Lombardia.

“Assistiamo a un’allarmante crescita di piastre logistiche in territori di piccoli comuni a spiccata vocazione agricola, senza che nessuno si interroghi circa il destino di vastissime aree dismesse abbandonate dall’industria nei decenni passati,” spiega Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia. “Sprechiamo nuovo suolo senza rimettere in circolo migliaia di ettari di sedimi industriali abbandonati e spesso inquinati. Quella che dovrebbe essere una grande opportunità economica si trasforma così in un deteriore spreco di risorse territoriali, la Regione ha una grave responsabilità nel non aver intrapreso una necessaria opera di programmazione territoriale dello sviluppo di questo settore”

L’evento di Legambiente è stato anche raggiunto dall’infausta notizia delle votazione alla Camera del provvedimento che riapre il procedimento – chiuso per esito negativo della valutazione di Impatto Ambientale – per l’ampliamento dell’aerostazione di Malpensa a spese delle brughiere del Parco del Ticino.

“Una irricevibile decisione sostenuta dal Governo ci costringe a riaprire una vertenza su cui siamo fortemente determinati a perseguire tutte le strade legali a tutela dell’ambiente e dei diritti,” dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Arriveremo fino alla Corte di Giustizia Europea, affinché non sia distrutto uno degli habitat lombardi più preziosi, tutelato dal Parco del Ticino fin dalla sua fondazione. Non si protegge il territorio con colpi di mano parlamentari, ma sviluppando progetti di qualità che dialoghino con il territorio e le sue vulnerabilità, come gli enti gestori dei parchi lombardi hanno da sempre saputo fare nel corso della loro storia.”

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Post correlati

Potrebbe interessarti

Clima Milano: il nuovo dossier di Legambiente ribadisce il rischio climatico che la città sta correndo

Sopra la media l’andamento delle temperature medie, delle precipitazioni e delle isole di calore Legambiente Milano Centro: “La crisi climatica colpisce indiscriminatamente la popolazione, ma non tutti trovano riparo. Le strategie per l’adattamento devono essere applicate all’ambiente urbano nel suo complesso.” Scarica questo comunicato stampa Guarda la registrazione del webinar Scarica le slide della presentazione del 10 marzo 2025 Scarica il dossier Clima Milano Alla prima presentazione in forma di

Read More »
Comunicati Stampa

Milano ci ricasca, di nuovo le auto da corsa in centro città

Dopo il brutto episodio del Milano Monza Open Air Motor Show la città sopporterà di nuovo un evento a base di auto da corsa in strada Legambiente: “Pessimo messaggio per la reputazione di una città assediata dal traffico e dall’inquinamento, conveniva davvero?” Scarica questo comunicato stampa Milano ci ricasca: dopo il brutto episodio del centro pedonale della città trasformato in autosalone, con le tre invasive edizioni del Milano Monza Open

Read More »
Comunicati Stampa

Qualità dell’aria, il bilancio del primo bimestre 2025 in Lombardia

In un inverno che fortunatamente ha fatto registrare pochi giorni di emergenza smog, Cremona, Milano e Lodi sono stati i capoluoghi più inquinati Legambiente: “L’aria peggiore si respira nella bassa lombarda tra Codogno e Soresina: troppi allevamenti vogliono dire troppe emissioni, occorre fare delle scelte.” Scarica questo comunicato stampa Il mese di febbraio ha chiuso una stagione invernale caratterizzata da frequenti perturbazioni, risparmiando alla Pianura Padana lunghe fasi di alta

Read More »
Comunicati Stampa

SINERGIE: Creare valore con Legambiente

“Sostenibilità, condivisione, inclusione” XI Convegno sul volontariato aziendale Nel 2024 cresce il numero delle aziende coinvolte in attività di volontariato aziendale: sono 256, +15 rispetto all’anno precedente Oltre 13 mila volontari aziendali hanno contribuito a raggiungere importanti risultati, tra cui la riqualificazione di 275 aree e la raccolta di 15 mila kg di rifiuti. Tra i rifiuti più trovati ci sono i mozziconi di sigaretta: 344 kg raccolti nel 2024

Read More »
Legambiente Lombardia Onlus
Sede legale e operativa
via A. Bono Cairoli, 22 – 20127 Milano
Tel: 02 87386480 – Fax: 02 87386487
Email: lombardia@legambientelombardia.it
PEC: legambiente.lombardia@pec.cheapnet.it
Ufficio stampa
ufficiostampa@legambientelombardia.it

Powered by Jackie

Note legali
Legambiente Lombardia© 2025 All rights reserved