Inchiesta su Marco Granelli e due dirigenti milanesi per l’uccisione di Cristina Scozia è atto dovuto, ma il rischio sulle strade è ancora alto

Un 2024 all’insegna dei cantieri PNRR impone un attento ripensamento a livello parlamentare e consiliare, lontano da provvedimenti irriflessivi e atteggiamenti ideologici. Importante il ruolo della società civile

Legambiente: “Codice della Strada inadatto a sicurezza stradale in ambito urbano, Milano di fronte a cantierizzazione senza precedenti, il governo nazionale intervenga subito su velocità dei veicoli a motore e circolazione dei mezzi pesanti.”

Milano. L’intersezione dove ha perso la vita Cristina Sforza il 20 aprile del 2023 (ph.: ©2023 Airbus – Maxar Technologies / Google)

Dopo le ‘strade killer’ o le ‘automobili assassine’, spesso protagoniste nel linguaggio della cronaca locale, è arrivato il momento delle ciclabili. Stavolta però non si tratta di un cronista poco aggiornato e obiettivo, ma di personaggi politici con responsabilità istituzionali, in carica nella città di Milano e a Roma. L’opposizione nel Consiglio Comunale (Alessandro De Chirico) ha infatti parlato di “piste ciclabili della morte”, mentre dagli scranni parlamentari l’ex vicesindaco Riccardo De Corato parla di “ciclabili mortali” perché “senza cordoli”.

I commenti sono arrivati in seguito alla notizia della indagine della Procura di Milano a carico di Marco Granelli, ex assessore alla mobilità, e di due dirigenti comunali responsabili di un tratto di ciclabile nei pressi del quale il 20 aprile scorso ha perso la vita Cristina Scozia, perché non vista sulla bicicletta che stava pedalando da un conducente in carne ed ossa, la cui vita è spezzata in modo certamente imparagonabile, ma sicuramente assimilabile.

La tragica collisione, a quanto è possibile capire in attesa della conclusione delle indagini, non sarebbe neanche avvenuta su quella ciclabile eventualmente ‘mortale’, progettata secondo i più aggiornati dettami tecnici contenuti del DL76/2020, con tanto di linea di arresto avanzata per favorire la visibilità dei ciclisti da parte dei conducenti di veicoli a motore. Una ciclabile quindi realizzata, a meno che la Procura non stabilirà il contrario, secondo norma e nell’interesse dei cittadini, che infatti non ha avuto luogo nelle osservazioni delle associazioni e degli attivisti, concentrate su altre possibili cause. Cosa si può quindi aggiungere a un dibattito tanto difficile?

“È doveroso che le indagini non trascurino nulla a tutela di tutti ma, ancora una volta, è come se si cercasse di scaricare la responsabilità su qualcosa di inanimato, anziché accettare e provare a risolvere la complessità dello scenario” commenta Federico Del Prete, responsabile mobilità e spazio pubblico di Legambiente Lombardia. “Il provvedimento del PM Mauro Clerici è stato interpretato dai media e dall’opposizione come se una eventuale irregolarità della infrastruttura abbia potuto compromettere l’equilibrio e la visibilità della persona in bicicletta, mentre sembra che nessuno stia cercando di capire se il conducente della betoniera abbia avuto tutti gli strumenti per tutelare sé stesso e gli altri utenti della strada.”

A fine novembre nove associazioni di trasportatori hanno ottenuto dal TAR la revoca della delibera consiliare che prescriveva dispositivi in grado di limitare gli angoli ciechi dei mezzi pesanti, evidentemente incompatibili con la circolazione in ambiente urbano. Il TAR, essendo un organo di giustizia amministrativa, ha rilevato nel metodo la non competenza del Comune di Milano, che dopo molti ritardi aveva deciso di intervenire autonomamente nel merito di un tema tanto delicato. La giustizia ha così acceso i riflettori sul vero problema, ovvero l’assenza di una legislazione aggiornata e in grado di tutelare tutti gli utenti della strada in uno scenario, quello della sicurezza stradale, che non può essere ridotto a inesistenti quanto pretestuose “piste ciclabili della morte”.

“Con le sue lacune, il Codice della Strada è inadatto ad affrontare non solo la transizione ecologica, ma anche la sicurezza stradale,” continua Del Prete. “C’è sempre il problema della sporadicità dei controlli, ma è effettivamente un insieme di regole spesso contraddittorio, che non tutela in modo uguale tutti gli utenti della strada. Il ministro Matteo Salvini sembra voler risolvere in modo ideologico il problema, cassando le infrastrutture ciclabili in sola segnaletica dal codice senza averne verificato l’efficacia ai fini di una mobilità urbana sempre più sostenibile e senza, soprattutto, mettere mano alle evidenti lacune normative, ad esempio sulla riduzione della velocità in ambiente urbano e sulla messa in sicurezza dei mezzi pesanti chieste dalla società civile.”

Milano si appresta a vivere con preoccupazione il 2024: sono oltre quaranta i cantieri annunciati nel corso del prossimo anno dai progetti PNRR, per non parlare di quelli già avviati, per un totale di oltre novanta interventi.

“Un traguardo importante per la città,” conclude Del Prete, “che stiamo però affrontando senza aver messo in sicurezza le strade dove, oltre al traffico ordinario, decine di mezzi pesanti in più ogni giorno conviveranno con gli altri utenti della strada. Ci auguriamo che il governo consideri utile a una seria riforma nazionale la imponente stagione cantieristica di una delle più importanti città del paese, riducendo in ogni possibile maniera il rischio di ripetere la tragica serie di lutti vissuti da Milano nel corso del 2023.”

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Post correlati

Potrebbe interessarti

Comunicati Stampa

Il dialogo strategico sul Parco Agricolo Sud Milano: uscire dallo stallo, tutti facciano la loro parte per la nuova governance

Su iniziativa di Legambiente Lombardia e Casa dell’Agricoltura inizia la scrittura condivisa di un documento strategico per il futuro del Parco Scarica questo comunicato stampa Parco Agricolo Sud Milano: associazioni ambientaliste, organizzazioni agricole, rappresentanze di categoria, esponenti del mondo accademico e sindaci sono pronti ad avviare un dialogo strategico che porti a definire una visione di futuro del Parco. Alla base del dialogo un documento condiviso che tenga insieme le

Read More »
Comunicati Stampa

Salva Milano: Lettera aperta del Centro Ricerche sui Consumi di Suolo sulla crisi urbanistica a Milano

“Milano non si salva, ma può redimersi ridando priorità alla regia pubblica delle trasformazioni urbane” Nell’ultimo decennio Milano, per la prima volta nella sua storia recente, ha visto crescere il consumo di suolo meno di quanto sia cresciuta la sua popolazione L’urbanistica insostenibile non è solo a Milano: migliaia di ettari di aree verdi sono a rischio in  centinaia di comuni,  in virtù di norme regionali  non tutelanti La rigenerazione

Read More »
Comunicati Stampa

Neppur si muove: come impatterà sulla mobilità la proposta di Inter e Milan su San Siro, se il Comune di Milano dovesse accoglierne le premesse e le strategie

L’approccio al tunnel di via Patroclo e la viabilità perimetrale sono poco convincenti, da sciogliere il tema dei parcheggi – anche secondo le nuove norme EPBD Legambiente: “L’utilizzo a tempo pieno dell’area è con ogni probabilità incompatibile con la viabilità prevista, il Piano del Traffico atteso nelle fasi successive alla manifestazione d’interesse dovrà esprimere un drastico cambio di passo.” Scarica questo comunicato stampa La trasformazione dell’area dello stadio di San

Read More »
Comunicati Stampa

La ricarica delle falde, elemento fondamentale per la gestione futura dell’acqua in pianura padana

Esperti riuniti oggi a Pavia dal progetto LIFE CLIMAX PO per esplorare soluzioni di adattamento climatico Scarica questo comunicato stampa Scarica la dichiarazione di intenti CLIMACTPACT4PO Scarica il programma dell’incontro di oggi a Pavia L’inizio della primavera è un momento propizio per iniziare a fare previsioni sulla prossima stagione irrigua. Legambiente Lombardia, all’interno del progetto LIFE CLIMAX PO, ha organizzato un seminario, rivolto in particolare alle amministrazioni pubbliche, dedicato al

Read More »
Legambiente Lombardia Onlus
Sede legale e operativa
via A. Bono Cairoli, 22 – 20127 Milano
Tel: 02 87386480 – Fax: 02 87386487
Email: lombardia@legambientelombardia.it
PEC: legambiente.lombardia@pec.cheapnet.it
Ufficio stampa
ufficiostampa@legambientelombardia.it

Powered by Jackie

Note legali
Legambiente Lombardia© 2025 All rights reserved