Flash mob di Legambiente per chiedere misure più efficaci per ridurre l’inquinamento dell’aria nelle città
“Anche per andare a scuola ci vogliono i superpoteri”, lo slogan proposto da attivisti e studenti
Legambiente: “Il 2022 sarà l’anno della nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria. Parametri più allineati a quelli dell’OMS e maggior benessere per i cittadini. Città e Regione sono pronti?”
Milano, 13 dicembre 2021 – Stamattina Legambiente Lombardia e un gruppo di genitori dell’ICS Ciresola di Viale Brianza di Milano hanno realizzato un flash mob per ribadire la necessità di mettere in pratica politiche ambientali più severe per contrastare la scarsa qualità dell’aria.
Le scuole sono tra i luoghi più sensibili al rischio sanitario e sociale di inquinamento atmosferico come quello registrato in città. Secondo AMAT, oltre il 40% delle polveri sottili in città è dovuto al traffico: a maggior ragione in un contesto come quello della scuola di Viale Brianza, altamente congestionato, il bilancino con le altre fonti inquinanti non può tornare, sono gli autoveicoli a costituire la minaccia più grave.
Milano ha da tempo superato il tetto di trentacinque giorni sopra il limite consentito di 50 μg di PM10 per m3 di aria, con quarantasette giorni misurati alla centralina di via Senato. Un primato negativo che va urgentemente affrontato limitando i veicoli più inquinanti a partire dai diesel Euro 4, che circolano, in deroga, dal 1 ottobre 2020.
“Non possiamo continuare a perdere tempo: la strada per una mobilità meno inquinante, sia individuale sia collettiva, è da tempo evidente, ma in Lombardia si va a rilento. Il 2022 sarà l’anno della nuova Direttiva Europea sulla qualità dell’aria: come ci si sta attrezzando per far fronte a parametri sempre più stringenti?” si domanda Federico Del Prete, responsabile mobilità e spazio pubblico di Legambiente Lombardia. “Se non vogliamo pagare ancora più cara la lentezza fin qui dimostrata dobbiamo accelerare il cambiamento. Con il flash mob di stamattina abbiamo anche voluto affermare quanto sia importante il rispetto e la credibilità di noi adulti nei confronti delle nuove generazioni.”
Se è vero che le medie annuali collocano quasi tutte le città lombarde sotto i 40 μg/m3 previsti dalle attuali norme europee per quanto riguarda il PM10, sulle medie giornaliere la strada da percorrere è ancora tanta.
L’emergenza pandemica, con i suoi alti e bassi, ha rallentato la piena attivazione di Area B, soprattutto per quanto riguarda i divieti di ingresso giornaliero delle auto diesel, in piena sintonia con le direttive imposte da Regione Lombardia, che a fermare i diesel Euro 4 non pensa minimamente, dato, appunto, l’alibi dello stato di emergenza in vigore. Anche altri veicoli come i diesel Euro 0-3, che avrebbero dovuto essere esclusi da Area B, possono oggi assurdamente circolare se dotati del dispositivo Move In di Regione Lombardia.
Con il proprio Piano d’azione Verso l’inquinamento zero per l’aria, l’acqua e il suolo, la Commissione Europea, ha lanciato l’obiettivo -55% inquinamento entro il 2030 prevedendo quindi il dimezzamento dei limiti di qualità dell’aria con la nuova direttiva per la prossima primavera 2022, creando così un importante parallelo tra i target di mitigazione della crisi climatica e la lotta all’inquinamento.
Il parametro di media annuale consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il PM10 è pari a 15 μg/m3 di polveri sottili in atmosfera, meno della metà delle concentrazioni di PM10 registrate a Milano. La nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria dovrebbe almeno dimezzare il parametro attuale, fissato a 40 μg /m3. È evidente come la Lombardia non sia pronta ad affrontare la sfida dell’aria pulita.
“In tutto ciò, Arpa Lombardia fa sapere che proprio da oggi le condizioni meteorologiche sono molto favorevoli all’accumulo degli inquinanti” prosegue Del Prete. “Per i 1.100 studenti di ogni ordine e grado dell’ICS Ciresola sarà più difficile respirare, ma anche semplicemente ascoltare le lezioni perché il rumore che arriva dalla strada, anche a finestre chiuse, risulta insopportabile“.
Il flash mob di oggi è la prima di una serie di iniziative di Legambiente Lombardia per aumentare la consapevolezza del rischio che corrono le nuove generazioni: da luoghi di condivisione della conoscenza, le scuole di Milano e della Lombardia possono e devono diventare motori di benessere e della transizione ecologica.