Allevamenti intensivi in espansione anche nell’Oltrepò Pavese? È ora di dire basta.

Una mega ‘fabbrica di uova’ potrebbe sbarcare a Casei Gerola: le deiezioni di 211.000 galline ovaiole minacciano la qualità dell’aria e la salute, con impatti anche sul vicino territorio piemontese

Legambiente: “Progetto obsoleto e dannoso, con poche ricadute occupazionali. Nessun beneficio per il territorio a fronte di un peggioramento della criticità ambientale.”

Video e foto shock di galline ovaiole in allevamenti. Roma, 15 giugno 2018. ESSERE ANIMALI

Scarica questo comunicato stampa

Quando si parla di allevamenti intensivi, la Lombardia è di gran lunga la regione italiana (ed europea) dei record: in nessun altro luogo d’Europa si concentra un simile carico di animali allevati. In genere si parla del primato lombardo per l’allevamento bovino da latte (di cui la nostra regione produce quasi un terzo di tutto il latte nazionale) e dei suini (presenti in Lombardia con metà della produzione nazionale), ma c’è anche un terzo settore di allevamento industriale in cui la nostra regione pare intenzionata a consolidare il proprio primato, ed è quello delle galline ovaiole.

Con quasi dieci milioni di galline stipati in enormi capannoni industriali, la Lombardia contende al Veneto il record nazionale di produzione di uova, un primato che verrebbe definitivamente consolidato se venisse approvato l’ennesimo progetto di allevamento intensivo, che riguarda il comune di Casei Gerola (PV), al confine con la provincia di Alessandria.

Il nuovo allevamento verrebbe realizzato a soli 300 metri dalle prime case del comune piemontese di Molino dei Torti, che sarebbe quello più a rischio di essere invaso dai miasmi provenienti dai capannoni d’allevamento e dalle vasche di pollina. C’è però un ostacolo alla realizzazione di questo allevamento, ed è il Piano di Governo del Territorio del Comune di Casei Gerola che, molto opportunamente, richiede che gli allevamenti dispongano di terreni coltivati a sufficienza per produrre almeno la metà del fabbisogno mangimistico.

Una condizione, questa, non rispettata dal mega-allevamento di ovaiole, che invece importerebbe la totalità delle razioni di mangime necessarie a rimpinzare galline ad alta produttività, in grado di produrre almeno trecento uova all’anno: più che un’attività agricola, siamo in presenza di una vera e propria ‘fabbrica di uova’, priva di qualsiasi legame con le colture del territorio, e che, con i suoi capannoni, cancellerebbe 35.000 mq di terreno agricolo.

“È ora di dire basta alle autorizzazioni per nuovi allevamenti intensivi in Lombardia,” dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “È ormai sempre più evidente che il settore dell’allevamento fornisce un contributo determinante al deterioramento della qualità dell’aria nella nostra regione. Occorre riequilibrare il carico zootecnico, riducendo il numero di animali e migliorando le condizioni in cui sono allevati.”

Anche a livello locale gli attivisti di Legambiente si oppongono al progetto, contestando il rilascio dell’autorizzazione attraverso il grimaldello della SUAP (sportello unico per le attività produttive), con cui verrebbero superate le regole del piano urbanistico comunale, e la procedura con cui si punta ad evitare la Valutazione d’Impatto Ambientale.

“Questo progetto si colloca agli antipodi dell’idea di sviluppo del settore agricolo che vorremmo per il nostro territorio,” commenta Chiara Depaoli, presidente del circolo Legambiente Voghera-Oltrepò. “Un vero e proprio stabilimento industriale privo di terre coltivate, in cui entrerebbero solo materie prime di importazione e con pochissimo personale addetto. Nessun beneficio per il territorio a fronte di un peggioramento della criticità ambientale per le emissioni di odori, l’inquinamento da ammoniaca e PM10, l’utilizzo di antibiotici e la gestione delle deiezioni: ci sono molti punti poco chiari nella documentazione consegnata dai proponenti, chiediamo che si proceda ad una valutazione approfondita e che non si prendano scorciatoie rispetto alle regole stabilite dal PGT comunale.”

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Post correlati

Potrebbe interessarti

Comunicati Stampa

I circoli di Legambiente della città di Milano aderiscono alla mobilitazione contro il “Decreto Salva Milano” di venerdì 22 novembre 2024 h 13:00 – Palazzo di Giustizia

Servono altre valorizzazioni del territorio, che promuovano una qualità della vita diversa e rispondano alle emergenze sociali. I circoli milanesi: “Nessun condono per operazioni speculative che non risolvono né i problemi dello spazio pubblico né quelli dell’abitare” Scarica questo comunicato stampa La Camera dei Deputati ha votato un provvedimento che offre una ‘interpretazione autentica’ della legge urbanistica del 1942, ma senza troppo definire gli “ambiti edificati e urbanizzati” dove, ad

Read More »
Comunicati Stampa

Nuovi capannoni industriali nelle aree agricole di Chiari: Legambiente contesta la decisione di derogare al piano urbanistico

Legambiente: “Occorre più rigore nell’interpretazione delle norme, le aree agricole non sono un discount di terreni edificabili!” Scarica questo comunicato stampa Il Circolo Legambiente Chiariambiente-ovest bresciano APS e Legambiente Lombardia, con un esposto inviato al Comune di Chiari, ad ARPA Lombardia e alla Corte dei Conti, sono intervenuti nel procedimento che prevede il via libera ad una variante urbanistica per la realizzazione di un capannone della società Sandrini Metalli spa,

Read More »
Comunicati Stampa

Questa settimana quattro vittime sulle strade lombarde, la prossima va in dibattimento al Senato la riforma del Codice della Strada  

Il DDL Salvini non solo non assegna un euro alla sicurezza stradale, ma non avrebbe evitato quelle ed altre morti In ballo anche la transizione ecologica nei trasporti, settore sempre più arretrato anche per i tagli governativi al TPL da dieci anni a questa parte Mobilitazione nazionale: no al Codice della Strage Legambiente: “Quando non si investe in una serie storica positiva di finanziamenti al trasporto collettivo è molto difficile

Read More »
Comunicati Stampa

Life Climax Po: il progetto europeo sull’adattamento climatico fa tappa a Milano con focus sulle infrastrutture idriche strategiche lombarde

Si è chiuso oggi il IV meeting di progetto (12-13 novembre) ospitato dalla Regione Lombardia, con una visita tecnica alle opere idrauliche di Panperduto e della Miorina Scarica questo comunicato stampa Il progetto europeo Life Climax Po ha scelto Milano e due eccellenze dell’ingegneria idraulica lombarda per il suo quarto meeting nazionale. L’incontro, iniziato ieri presso la sede della Regione Lombardia, ha posto al centro del dibattito la gestione sostenibile

Read More »
Legambiente Lombardia Onlus
Sede legale e operativa
via A. Bono Cairoli, 22 – 20127 Milano
Tel: 02 87386480 – Fax: 02 87386487
Email: lombardia@legambientelombardia.it
PEC: legambiente.lombardia@pec.cheapnet.it
Ufficio stampa
ufficiostampa@legambientelombardia.it

Powered by Jackie

Note legali
Legambiente Lombardia© 2024 All rights reserved