Il ruolo dello spazio pubblico nella transizione ecologica ed energetica: mobilità, verde urbano, socialità, benessere, cultura
Tre giorni in Cascina Nascosta in Parco Sempione e un sabato finale a contatto con la cittadinanza in Piazzale Gabriele Rosa (Corvetto) per la seconda edizione di Forum Spazio Aperto, l’appuntamento di Legambiente Lombardia dedicato all’incontro e al confronto sull’importanza dello spazio pubblico nella transizione ecologica. L’assessora alla mobilità del Comune di Milano Arianna Censi, il Presidente del Municipio 1 Mattia Abdu Ismahil, hanno affiancato la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto e il responsabile Mobilità e Spazio Pubblico di Legambiente Lombardia Federico Del Prete, all’inaugurazione di Forum Spazio Aperto che proseguirà fino al 25 giugno 2022. I temi toccati nei quattro giorni di programma sono lo stato della ciclabilità a Milano e in Lombardia, con la presentazione dei risultati di Comuni Bicicloni, l’indagine che sovrappone le risposte dei cittadini e quelle delle amministrazioni della regione; il parcheggio biciclette nei condomini, con il punto sullo scenario normativo e un dibattito con i portatori di interesse per superare le difficoltà e aumentare i benefici sia in termini di mobilità sostenibile, sia di sufficienza energetica degli edifici; il verde pubblico come motore di rigenerazione urbana, dove i maggiori esperti e i portatori di interessi proveranno a delineare strategie per città più verdi; la costituenda Consulta per la Mobilità Attiva e l’Accessibilità del Comune di Milano, con una prima assemblea informale delle associazioni e delle realtà che hanno voluto questo importante strumento consultivo. Infine, il sabato, ci si sposterà in Piazzale Gabriele Rosa (Corvetto) dove Legambiente nazionale presenta la tappa milanese di Per un pannello in più, il progetto di Enel X per il fotovoltaico dedicato alle singole unità abitative, oltre a laboratori e attività come la presentazione di Guida galattica per ecologisti una guida a cura degli studenti di Resilient GAP. «Pandemia e crisi energetica ci hanno fatto capire l’importanza dello spazio pubblico, di una sua sempre maggiore esigenza di sostenibilità – afferma Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Le amministrazioni e i cittadini possono accelerare il cambiamento sia con grandi progetti, sia con piccole azioni quotidiane. Le città possono diventare laboratori di sostenibilità aumentando ad esempio le aree verdi, con il loro potenziale di mitigazione della crisi climatica e di accoglienza per i cittadini tutte le età e abilità, trasferendo gli spostamenti su veicoli sempre più leggeri e sempre meno energivori, integrati con il trasporto collettivo. La rigenerazione dello spazio deve andare in questa direzione, non verso città-parcheggio con suoli cementificati e impermeabili». Le grandi aggregazioni urbane sono in crescente sofferenza climatica. La temperatura media in Pianura Padana è già cresciuta di quasi due gradi rispetto all’era preindustriale, e a questo dato si sommano gli effetti localizzati delle isole di calore urbano e dell’impermeabilità delle superfici, che accentuano la dimensione della sfida climatica e la portata richiesta per gli sforzi di adattamento e di prevenzione del rischio associato a eventi climatici estremi, che impattano sulla sicurezza e sulla vivibilità delle città, e quindi anche sulla loro attrattività. Milano ha approvato un piano aria-clima ambizioso e ha grandi propositi di rivegetazione di aree precedentemente impermeabilizzate e di forestazione e connessione di spazi periurbani: restituire superfici urbane alla infiltrazione idrica e spazi per la vegetazione è sicuramente un investimento prezioso in infrastrutture Nature Based che, auspicabilmente, deve irradiarsi ad altri ambiti del territorio metropolitano. Tra le risorse ancora troppo poco valorizzate del territorio metropolitano ci sono quelle associate all’elemento idrico, in larga misura occultato nei decenni trascorsi. «L’acqua fluente e l’infrastruttura formata dal reticolo idrografico è stata sottratta allo spazio pubblico e al disegno della città perché ritenuta non più idonea a generare utilità pubblica. Una scelta che oggi richiede di essere rivista, alla luce delle potenzialità che una infrastruttura blu può generare a favore del benessere urbano. Ma per farlo occorre il coraggio di rinegoziare gli spazi della città pubblica e le connessioni tra città e territorio non urbanizzato» sottolinea Damiano Di Simine, coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia. Forum Spazio Aperto ospita inoltre Milano Bike City reloaded, la mostra degli studenti di comunicazione della NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano che, con il tutoraggio di Legambiente, hanno reinterpretato l’identità visiva di Milano Bike City, la ‘city’ del Comune di Milano dedicata alla ciclabilità che ci si augura possa riprendere la sua programmazione, interrotta dalla pandemia. «Milano è un importante centro di comunicazione: NABA ha scelto la bicicletta come icona della sostenibilità e Legambiente come centro di competenze per questa esperienza formativa. I molti studenti stranieri di NABA percepiscono Milano come città della bicicletta per i suoi brand ciclistici e per i luoghi mitici come il Vigorelli, un’immagine che può e deve diventare anche sostanza. Dove c’è ciclabilità c’è benessere e qualità dello spazio pubblico, un messaggio che le giovani generazioni non hanno solo compreso, ma diffondono attivamente» aggiunge Federico Del Prete, responsabile Mobilità e Spazio Pubblico di Legambiente Lombardia. |
«Pandemia e crisi energetica ci hanno fatto capire l’importanza dello spazio pubblico, di una sua sempre maggiore esigenza di sostenibilità – afferma Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Le amministrazioni e i cittadini possono accelerare il cambiamento sia con grandi progetti, sia con piccole azioni quotidiane. Le città possono diventare laboratori di sostenibilità aumentando ad esempio le aree verdi, con il loro potenziale di mitigazione della crisi climatica e di accoglienza per i cittadini tutte le età e abilità, trasferendo gli spostamenti su veicoli sempre più leggeri e sempre meno energivori, integrati con il trasporto collettivo. La rigenerazione dello spazio deve andare in questa direzione, non verso città-parcheggio con suoli cementificati e impermeabili».
Le grandi aggregazioni urbane sono in crescente sofferenza climatica. La temperatura media in Pianura Padana è già cresciuta di quasi due gradi rispetto all’era preindustriale, e a questo dato si sommano gli effetti localizzati delle isole di calore urbano e dell’impermeabilità delle superfici, che accentuano la dimensione della sfida climatica e la portata richiesta per gli sforzi di adattamento e di prevenzione del rischio associato a eventi climatici estremi, che impattano sulla sicurezza e sulla vivibilità delle città, e quindi anche sulla loro attrattività. Milano ha approvato un piano aria-clima ambizioso e ha grandi propositi di rivegetazione di aree precedentemente impermeabilizzate e di forestazione e connessione di spazi periurbani: restituire superfici urbane alla infiltrazione idrica e spazi per la vegetazione è sicuramente un investimento prezioso in infrastrutture Nature Based che, auspicabilmente, deve irradiarsi ad altri ambiti del territorio metropolitano. Tra le risorse ancora troppo poco valorizzate del territorio metropolitano ci sono quelle associate all’elemento idrico, in larga misura occultato nei decenni trascorsi.
«L’acqua fluente e l’infrastruttura formata dal reticolo idrografico è stata sottratta allo spazio pubblico e al disegno della città perché ritenuta non più idonea a generare utilità pubblica. Una scelta che oggi richiede di essere rivista, alla luce delle potenzialità che una infrastruttura blu può generare a favore del benessere urbano. Ma per farlo occorre il coraggio di rinegoziare gli spazi della città pubblica e le connessioni tra città e territorio non urbanizzato» sottolinea Damiano Di Simine, coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia.
Forum Spazio Aperto ospita inoltre Milano Bike City reloaded, la mostra degli studenti di comunicazione della NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano che, con il tutoraggio di Legambiente, hanno reinterpretato l’identità visiva di Milano Bike City, la ‘city’ del Comune di Milano dedicata alla ciclabilità che ci si augura possa riprendere la sua programmazione, interrotta dalla pandemia.
«Milano è un importante centro di comunicazione: NABA ha scelto la bicicletta come icona della sostenibilità e Legambiente come centro di competenze per questa esperienza formativa. I molti studenti stranieri di NABA percepiscono Milano come città della bicicletta per i suoi brand ciclistici e per i luoghi mitici come il Vigorelli, un’immagine che può e deve diventare anche sostanza. Dove c’è ciclabilità c’è benessere e qualità dello spazio pubblico, un messaggio che le giovani generazioni non hanno solo compreso, ma diffondono attivamente» aggiunge FedericoDel Prete, responsabile Mobilità e Spazio Pubblico di Legambiente Lombardia.