Sopra la media l’andamento delle temperature medie, delle precipitazioni e delle isole di calore
Legambiente Milano Centro: “La crisi climatica colpisce indiscriminatamente la popolazione, ma non tutti trovano riparo. Le strategie per l’adattamento devono essere applicate all’ambiente urbano nel suo complesso.”

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Alla prima presentazione in forma di webinar di Clima Milano. L’adattamento alla crisi climatica in città, il nuovo dossier del neocostituito circolo Legambiente Milano Centro, hanno partecipato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, che ha supportato questa iniziativa, ed Elena Grandi, assessora all’ambiente e al Verde del Comune di Milano. Il dossier è stato presentato da Roberto Rizzo, presidente del circolo Milano Centro, e commentato da Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia.
Milano è una città che già registra eventi meteo estremi, i più visibili nell’immediato, pensando ad esempio al downburst del 25 luglio 2023, che ha abbattuto circa cinquemila alberi o quello del 31 ottobre 2023, con l’ennesima esondazione del Seveso. La realtà del riscaldamento climatico è però più articolata di queste vere e proprie emergenze. Clima Milano ha analizzato i dati di Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo ETS (in particolare quelli della stazione meteorologica di Milano Centro in Via Festa del Perdono), che tracciano uno scenario più approfondito, relativo alla serie storica.
Confrontando le serie di dati CLINO (Climatic Normal) 1961-1990 e 1991-2020 con gli anni 2021-24, risultano superiori alla media sia le temperature medie in città sia il numero delle notti tropicali, ovvero quando la temperatura notturna non scende sotto i 20°C. A fronte dell’aumento generale delle temperature, diminuiscono di conseguenza anche i giorni di gelo, sempre più rari (5,8 / anno nella serie più recente, contro i 24,7 della più risalente). La previsione per Milano è quella di un aumento del numero e della durata delle ondate di calore (temperature elevate per più giorni, spesso associate a umidità elevata e assenza di ventilazione) e delle notti tropicali.
A questo proposito non andrebbero considerati soltanto gli effetti sanitari del clima alterato sulle fasce deboli, come gli anziani e i bambini, ma più in generale anche gli effetti della rigenerazione urbana realizzati negli ultimi decenni, che pur promuovendo l’utilizzo delle energie rinnovabili, la costruzione di edifici efficienti e la realizzazione di nuove aree di verde urbano hanno però generato fenomeni di gentrificazione ed esclusione sociale, spesso verso contesti abitativi non dotati di protezioni contro la crisi climatica.
“Milano è una città colpita, come d’altronde il resto del paese, dagli effetti dei cambiamenti climatici, ma non è solo questo,” spiega Roberto Rizzo, presidente del circolo Legambiente Milano Centro. “Le strategie di adattamento hanno bisogno di investimenti importanti, se vogliamo che la città continui ad essere attrattiva e soprattutto a salvaguardare le attività e il benessere dei suoi abitanti. Con la nostra ricerca abbiamo cercato di mostrare quanto siano urgenti a Milano serie politiche e azioni incisive di adattamento ai cambiamenti climatici. Senza per questo dimenticare l’importanza della mitigazione, vale a dire la riduzione delle emissioni di gas a ‘effetto serra’.”