Presentati in conferenza stampa i dati delle analisi microbiologiche sulle acque delle sponde veneta e lombarda del bacino lacustre
Male la sponda lombarda, cinque campioni su sei risultano ‘fortemente inquinati’
Legambiente: “Pressione antropica eccessiva sul Garda incide su dati ambientali, serve massima attenzione sulla qualità delle acque per il benessere di tutti.”
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Sul Garda lombardo peggiorati cinque punti su sei rispetto al 2023, questi i risultati delle analisi microbiologiche della tappa gardesana di Goletta dei Laghi di Legambiente, la campagna nazionale sulla qualità delle acque lacustri.
Le cinque località lombarde dove la contaminazione microbiologica è andata oltre i limiti (segnalati come ‘fortemente inquinati’) sono: la foce del canale nei pressi della spiaggia in località Le Rive a Salò, foce del torrente nei pressi del porto a Padenghe sul Garda, foce del Rio Lefà in località Roina a Toscolano Maderno, foce del rio nell’Oasi San Francesco del Garda a Desenzano del Garda e foce del torrente in località Santa Maria di Lugana a Sirmione.
Per quanto riguarda il confronto con i dati rilevati nel 2023 negli stessi punti, peggiorano cinque località di prelievo su sei (tutti tranne la foce del Rio Lefà in località Roina a Toscolano Maderno, che anche lo scorso anno aveva mostrato concentrazioni al di sopra dei limiti di legge).
“Da anni Goletta dei Laghi prova ad affrontare le criticità segnalate dai cittadini o dai circoli Legambiente. Come ripetiamo sempre, le nostre analisi non danno patenti di balneabilità ma sono utili ad individuare le acque non depurate che ancora si riversano a lago dagli sfioratori di piena o provenienti dall’entroterra – dichiara Elena Ferrario, vicepresidente Legambiente Lombardia. Il lago di Garda ha una pressione antropica molto alta dovuta all’eccessiva cementificazione e ai 9 milioni di turisti che solo sulla sponda lombarda si riversano ogni stagione sulle spiagge gardesane. Una situazione questa in cui massima deve essere l’attenzione alla qualità delle acque. Come ci dice l’Europa nella direttiva 2000/60/CE, tutte le acque devono essere di buona qualità, non solo dove ci si bagna. Per questo monitoriamo anche le foci dei fiumi e le acque dei porti”.
Dopo la conferenza stampa di oggi, la prima che inaugura la tappa lombarda di Goletta dei Laghi, Legambiente passerà al vaglio del lago di Iseo (BS) con un focus sull’omonimo lago giovedì 4, il 6 luglio a Porto Ceresio (VA) per presentare i dati del monitoraggio sul Lago Ceresio, successivamente a Bellano (LC) con il focus sul Lago Lario e chiuderà le tappe lombarde il 9 luglio a Laveno-Mombello (VA), dove protagonista sarà il Lago Maggiore.