Sovraffollamento turistico sul Garda: un problema da risolvere con soluzioni condivise

Legambiente: “Non è solo la ormai insostenibile pressione turistica il problema ma la sottovalutazione e la mancanza di visione nello sviluppo della pianificazione del bacino lombardo e della qualità della vita dei cittadini”

Congestione sulla SS45bis Gardesana (ph.: © www.giornaledibrescia.it)

Scarica questo comunicato stampa

Il sovraffollamento turistico è un fenomeno che interessa tutti i laghi lombardi. Complice la pandemia e la riscoperta dei luoghi più vicini a casa, la vacanza nei bacini lacustri nostrani è tornata al centro dell’attenzione dei lombardi, rimanendo al tempo stesso nel cuore dei visitatori d’oltralpe e degli stranieri in generale. Se gli operatori economici sorridono all’idea di vedere strutture e spiagge sottomesse dai visitatori, pur in un’estate anomala come è questa per ciò che riguarda le condizioni meteorologiche, i residenti cominciano a soffrire una presenza eccessiva, a volte invadente, non sempre rispettosa.

È indubbio che il Benaco sia tra le mete nostrane e internazionali più ambite. Anche con un grado di soddisfazione alto, come mettono in luce i dati dell’Osservatorio sul Turismo del Garda e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, in un report presentato per fare il punto sui risultati del 2023. Colpiscono in particolare due dati provenienti dal sondaggio, veri e propri sintomi di strategie ormai inadeguate ad affrontare le sfide attualila scarsa soddisfazione dei visitatori per il trasporto collettivo e la richiesta di tenere alto l’impegno nella tutela dell’ambiente.

“Un serio impegno nello sviluppo del trasporto collettivo, attualmente depresso da una motorizzazione individuale fuori controllo, e una tutela dell’ambiente che vada oltre interventi di routine sono condizioni da soddisfare per il benessere del territorio,” dichiarano dal circolo di Legambiente Per il Garda di Sirmione.  “Condizioni necessarie, ma alla luce dei fatti lontane dalle agende politiche degli amministratori, non solo pensando al turismo.”

L’eccessiva presenza di turismo – solo nel 2023 il Garda ha visto 9 milioni di turisti, 25 milioni in tutto il bacino – fa il paio con lo sviluppo che il Garda ha segnato in questi ultimi decenni. Pensando infatti al consumo di suolo, va sottolineato che i comuni rivieraschi del Garda bresciano hanno avuto un incremento di consumo di suolo del 6,5% tra il 2006 e il 2022, un dato leggermente superiore a quello medio della provincia di Brescia (+6,3%), e significativamente più alto di quello medio regionale (+5,3%).

Negli ultimi sedici anni dal primo rilevamento effettuato da ISPRA nel 2006 sono andati perduti 276 ettari di suolo, una perdita in gran parte concentrata in due soli comuni: Desenzano e Lonato, che presentano un dato di crescita del consumo di suolo decisamente più alto della media e che, da soli, rappresentano ben il 71% del consumo di suolo di tutti i comuni rivieraschi nel periodo indicato.

“Sono anni che denunciamo l’eccessiva edificazione, che va per forza di cose ad aggiungersi ai problemi idrogeologici. I problemi relativi all’ultima frana di Salò, che ha praticamente bloccato la gardesana per quasi una settimana, sono stati aggravati da un aumento della congestione stradale che in situazione di difficoltà non è stato possibile smaltire,”proseguono dal Circolo. “L’offerta edilizia residenziale e alberghiera non è compatibile con l’attuale tasso di motorizzazione individuale e con la capacità delle strade. Sono aumentati i residenti, i proprietari di seconde case e i turisti: il problema non potrà che peggiorare. Solo a Salò entro l’estate si aggiungeranno quattrocento posti letto alberghieri alle Versine e entro breve altri mille per il recupero turistico alberghiero della fonte Tavina. A Gargnano si lavora di notte per finire una nuova struttura alberghiera da circa quattrocento posti letto, dati che lasciano supporre la resenza di altri duemila veicoli su un sistema viabilistico che già non riceve adesso. Se poi pensiamo che l’intento dei nostri amministratori è creare nuove attrazioni turistiche il gioco e fatto: il territorio del Garda è ormai oltre la saturazione.”

Un grido d’allarme che orienta il dibattito non solo, o non più, sulle aspirazioni e sulla soddisfazione del turista, ma che rimette sul piatto anche la pianificazione urbanistica e di rigenerazione urbana legata alla qualità della vita dei residenti, e alle esigenze di tutelare e ricostruire un ambiente naturale maltrattato. Come a dire: se si vuole mantenere un livello alto di turismo, questo non può più passare sopra la testa dei cittadini gardesani.

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Post correlati

Potrebbe interessarti

Comunicati Stampa

I circoli di Legambiente della città di Milano aderiscono alla mobilitazione contro il “Decreto Salva Milano” di venerdì 22 novembre 2024 h 13:00 – Palazzo di Giustizia

Servono altre valorizzazioni del territorio, che promuovano una qualità della vita diversa e rispondano alle emergenze sociali. I circoli milanesi: “Nessun condono per operazioni speculative che non risolvono né i problemi dello spazio pubblico né quelli dell’abitare” Scarica questo comunicato stampa La Camera dei Deputati ha votato un provvedimento che offre una ‘interpretazione autentica’ della legge urbanistica del 1942, ma senza troppo definire gli “ambiti edificati e urbanizzati” dove, ad

Read More »
Comunicati Stampa

Nuovi capannoni industriali nelle aree agricole di Chiari: Legambiente contesta la decisione di derogare al piano urbanistico

Legambiente: “Occorre più rigore nell’interpretazione delle norme, le aree agricole non sono un discount di terreni edificabili!” Scarica questo comunicato stampa Il Circolo Legambiente Chiariambiente-ovest bresciano APS e Legambiente Lombardia, con un esposto inviato al Comune di Chiari, ad ARPA Lombardia e alla Corte dei Conti, sono intervenuti nel procedimento che prevede il via libera ad una variante urbanistica per la realizzazione di un capannone della società Sandrini Metalli spa,

Read More »
Comunicati Stampa

Questa settimana quattro vittime sulle strade lombarde, la prossima va in dibattimento al Senato la riforma del Codice della Strada  

Il DDL Salvini non solo non assegna un euro alla sicurezza stradale, ma non avrebbe evitato quelle ed altre morti In ballo anche la transizione ecologica nei trasporti, settore sempre più arretrato anche per i tagli governativi al TPL da dieci anni a questa parte Mobilitazione nazionale: no al Codice della Strage Legambiente: “Quando non si investe in una serie storica positiva di finanziamenti al trasporto collettivo è molto difficile

Read More »
Comunicati Stampa

Life Climax Po: il progetto europeo sull’adattamento climatico fa tappa a Milano con focus sulle infrastrutture idriche strategiche lombarde

Si è chiuso oggi il IV meeting di progetto (12-13 novembre) ospitato dalla Regione Lombardia, con una visita tecnica alle opere idrauliche di Panperduto e della Miorina Scarica questo comunicato stampa Il progetto europeo Life Climax Po ha scelto Milano e due eccellenze dell’ingegneria idraulica lombarda per il suo quarto meeting nazionale. L’incontro, iniziato ieri presso la sede della Regione Lombardia, ha posto al centro del dibattito la gestione sostenibile

Read More »
Legambiente Lombardia Onlus
Sede legale e operativa
via A. Bono Cairoli, 22 – 20127 Milano
Tel: 02 87386480 – Fax: 02 87386487
Email: lombardia@legambientelombardia.it
PEC: legambiente.lombardia@pec.cheapnet.it
Ufficio stampa
ufficiostampa@legambientelombardia.it

Powered by Jackie

Note legali
Legambiente Lombardia© 2024 All rights reserved