Segnalata anche un’azienda per la sostenibilità ambientale nell’ambito del processo produttivo ‘dal campo alla tavola’.
Legambiente: “La ormai decennale vetrina per produttrici e produttori del Made in Italy che agiscono la transizione ecologica premia ancora una volta la Lombardia più attenta alla agroecologia”
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Si è conclusa con l’ennesimo successo lo scorso 8 giugno a Rispescia (GR), nel cuore della Maremma toscana, la 32a edizione della Rassegna-degustazione nazionale dei vini biologici e biodinamici di Legambiente. Duecentonovantasei vini da diciannove regioni, dai quali sono state ‘segnalate’ trentatré etichette, alla presenza di numerosi ospiti istituzionali e del presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani.
La Lombardia ha incassato la segnalazione di tre vini importanti, prodotti con filiera biologica. Nella categoria Selezione Vini Rosati entra il Bergamasca IGT Franconia 2022 Elegia di Oikos Coop Soc. di Villa d’Almè (BG); per i Rossi Affinati il Curtefranca DOC 2020 della Az. Agr. Ricci Curbastro G. & Figli s.s. di Capriolo (BS), mentre per gli spumanti ha raggiunto la selezione il Riviera del Garda Classico DOC Spumante Rosé Brut millesimato 2022 Valzer, de L’Ulif di Polpenazze del Garda (BS).
La targa SOSTENIBILITÀ 2024 è stata assegnata a Barone Pizzini Soc. Agr. di Provaglio d’Iseo (BS), come azienda che si è distinta per la sostenibilità ambientale del processo produttivo ‘dal campo alla tavola’.
“Oggi più che mai serve una svolta chiara e drastica verso l’agroecologia,” ha commentato a margine dell’evento il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani. “È necessaria sia dal punto di vista ambientale che economico, anche per essere più competitivi sul mercato globale. In caso contrario, sarà sempre più complesso garantire la sopravvivenza del settore agricolo e assicurare cibo più sano alle cittadine e ai cittadini. Il ruolo dell’Europa sarà cruciale e dovrà andare nella giusta direzione, riallineandosi alle Strategie europee From farm to fork e Biodiversity e tornando a lavorare su misure ambientali strategiche e prioritarie, abbandonate dopo la rivolta dei trattori. Serve un nuovo patto per il futuro, non possiamo permetterci passi indietro.”
“Ci auguriamo che sempre più produttori seguano l’esempio delle aziende che già promuovono l’agroecologia nella regione,” commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “La Lombardia ha bisogno di imboccare la strada dell’agricoltura di qualità in tutti i settori, valorizzando così le caratteristiche dei territori e proteggendo la biodiversità.”