*circolo Legambiente Brescia
Da un animale che nella tradizione rappresenta la saggezza, ad uno che la scienza ha dimostrato essere tra i più intelligenti del pianeta: dopo lo storico successo del Trofeo Tartaruga, Legambiente coinvolge un altro animale per riflettere sulla mobilità urbana: nasce la Octopus Race (la corsa del polipo).
Il Trofeo Tartaruga mette in competizione le diverse modalità di trasporto sullo stesso itinerario, mostrando come il più delle volte in città è la bicicletta a rappresentare l’alternativa più rapida ed efficace. Che succede invece quando mettiamo lo stesso veicolo in competizione con lo spazio, a parità di tempo?
Pensando ai tentacoli del polipo, otto persone su normali biciclette urbane sono partite dalla centralissima Piazza della Loggia a Brescia dirigendosi verso la periferia. Obiettivo? Dimostrare quanto lontano si possa arrivare muovendosi sui percorsi ciclabili presenti o sulla normale viabilità, naturalmente rispettando tutte le regole del codice della strada, in soli venti minuti di orologio.
L’iniziativa, inserita nel contesto della Settimana Europea della Mobilità 2023, ha visto presenti alla partenza ad incoraggiare i pedalatori il presidente del Consiglio Comunale di Brescia, Roberto Rossini, e l’Assessora all’Ambiente Camilla Bianchi.
I partecipanti, monitorati via GPS per visualizzare in tempo reale la loro posizione, nei venti minuti a disposizione sono riusciti a percorrere mediamente 7 km, ad una velocità media di circa 20,3 km/h, superiore dunque alla velocità media del traffico automobilistico (ca. 15 Km/h). La distanza raggiunta è stata maggiore per quei ‘tentacoli’ che hanno avuto a disposizione infrastrutture ciclabili dedicate e ben realizzate. Più lenti invece quelli che hanno dovuto destreggiarsi su ciclabili nel migliore dei casi discontinue.
In qualche caso, i partecipanti hanno addirittura proseguito al di fuori del territorio comunale, raggiungendo i comuni di cintura limitrofi. La sfida è stata interessante anche per constatare come la zona Sud Ovest della città risulti quella più critica per la mobilità ciclistica, con ciclabili carenti e poco funzionali agli spostamenti rapidi. Quel tentacolo del polipo è stato il più corto di tutti, percorrendo comunque 6,4 km.